Estate 1964, in un paesino della costa barese, il neo dottore in giurisprudenza Donato Merari, in attesa di iniziare il praticantato presso lo studio legale dello zio, trascorre pigramente i suoi pomeriggi al molo del suo paese, tra barche, pescatori e pochi altri avventori. Un personaggio, tra gli altri, lo colpisce: Romeo Sitri, un ossuto uomo sui trent'anni, che trascorre ore immobile al sole, tanto che, solo dal ritmico movimento dello sterno, si capisce che è vivo. Da Romeo, per quel poco che dice, Donato deduce che è colto, socialista e che è stato segnato da qualche avvenimento del passato. Piuttosto che cercare di scoprire di più dell'uomo attraverso il dialogo, Donato indaga cercando di far emergere qualcosa dai ricordi della propria nonna, dalle cui narrazioni verrà a conoscenza di fatti tremendi che la riguardano. In seguito, appropriandosi di vecchi faldoni processuali conservati nello studio di suo zio, finalmente vedrà emergere i fatti che hanno segnato Romeo modificando il suo progetto di vita. "I segreti degli altri" può essere definito un libro matrioska, perchè tante sono le storie che emergono mentre si indaga in una direzione.
Catalogabile tra i romanzi di formazione, in cui si assiste ad una maturazione e trasformazione del giovane protagonista, contiene in sè un giallo, un delitto in piena regola la cui artefice non sembra essere consapevole e i destini di più vite strettamente concatenati. Dalla fluidità della scrittura elegante di Gianni Mattencini, Presidente della Corte d'Assise del Tribunale di Bari, si percepisce la familiarità con la penna e anche con il diritto. La varietà dei temi e gli spunti di riflessione fanno sì che questo romanzo possa interessare a lettori di vario genere. Alla fine della lettura ci si sentirà più pronti a rispettare negli altri il diritto alla riservatezza, accettandoli per quello che sono, senza scavare in passati che possono essere dolorosi.