Il libro è servito

Il libro è servito

domenica 21 febbraio 2016


UNA VITA BIZZARRA- Elisabetta Villaggio


Per la rassegna Equilibri Polignanesi, ieri si è tenuto un incontro con Elisabetta Villaggio, che ha presentato il suo romanzo "Una vita bizzarra".
Questo libro si inserisce di diritto in un calendario di letteratura al femminile, non solo per essere stato scritto da una donna, ma anche perchè incentrato sulle donne e sui loro ruoli e capacità di lottare.
Il contesto storico in cui si dipana la storia , è quello immediatamente successivo allo sbarco dell'uomo sulla luna " e l'aria che si respirava nel mondo era che tutto, o quasi , potesse essere possibile". È questa idea di soverchiare il mondo , unita alla volontà, all'aggregazione di massa, ma soprattutto agli ideali e all'impegno politico, che negli anni successivi porterà alla legge sull'aborto, a quella sul divorzio , tutte conquiste miranti all'equiparazione tra i due sessi.
In questo susseguirsi di eventi, ma anche di altri, ugualmente importanti, che ha vissuto l'Italia negli anni '70 e '80, l'autrice ci narra la storia di un'amicizia , nata tra i banchi delle elementari, fra due ragazze , di estrazione sociale completamente diversa, destinata a durare per tutta la vita.
Rosa, la protagonista principale , nata a Pieve di Cadore , padre falegname ,mestiere che si tramanda da padre in figlio da generazioni, che accetta passivamente la sua sorte e crede, fondamentalmente, nell'immutabilità delle cose al punto tale che già trasmette questa sorta di eredità al figlio, ragazzo introverso e senza amici. Adele, la madre appassionata di cucito, per niente rassegnata, spera in un futuro diverso, migliore per la sua famiglia; tanto briga, tanto trama con una sua cugina , che riesce ad ottenere per sè e per suo marito , un posto in una portineria dei Parioli a Roma.
È in questo condominio che abita Benedetta, lei, però , occupa i piani alti : padre psichiatra famoso, amico di Basaglia, cinefilo appassionato; la moglie , madre assente e depressa che vive marginalmente, Lorenzo, suo fratello ragazzo brillante ,molto ammirato. La casa di Benedetta è spesso frequentata da intellettuali, personaggi famosi e Rosa, che, in qualche modo diviene parte integrante della famiglia Arcuati, si bea di questo arrichimento culturale. Le due ragazze vivono insieme il momento dei primi amori, condividono viaggi, lotte e ideali politici.Spesso il collettivo femminista si riunisce in casa di Benedetta. Se il trasfermento a Roma, così come ha sperato Adele , offre a Rosa tante opportunità, non altrettanto bene vanno le cose per i due uomini della famiglia, i quali pur non ribellandosi apertamente , fanno pagare la scelta del trasferimento.
La bellezza di questo libro è data da più elementi : è un inno all'amicizia;un invito a lottare per gli ideali, che in verità al momento sembrano latitare, ricordandosi che fondamentale, per vincere le battaglie , è l'aggregazione. Tutti questi messaggi, così forti, Elisabetta riesce a lanciarli con una scrittura semplice, e soprattutto quelli di noi che quegli anni li hanno vissuti , provano orgoglio per aver fatto parte di quella generazione.

Rosa e Benedetta vivono praticamente in simbiosi finchè, dapprima scelte diverse, poi avvenimenti drammatici, le dividono.
Rosa, volitiva, combattiva e desiderosa di cambiamenti , si trasferisce a Londra e qui la sua vita ha una svolta inattesa. Quando, dopo qualche hanno fa rientro a Roma, ritrova Benedetta e la loro amicizia ritorna più forte di prima.


2 commenti:

  1. bella recensione!
    ho una lista infinita da leggere, metterò in coda ^_^

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  2. Grazie. Vale sicuramente la pena leggere il lbro.

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